Ambizione dell’essere

Andy Warhol ammirando Alessandro Magno

Che uomo o donna siamo oggi ?

Andy Warhol ammirando Alessandro Magno

Guardando in giro vedo che la maggior parte dei ragazzi di oggi girano in tuta con lo sguardo un po’ smarrito, senza nessuna idea sul loro futuro. Mi domando chi vogliono essere? Quali uomini  sono i loro ideali ?  Ma soprattutto loro credono ancora nella grandezza dell’uomo?

Questi ragazzi mi danno l’impressione che non vedono mai gli altri intorno a loro; dare la precedenza o aprire la porta a qualcuno o semplicemente far scendere gli altri dai mezzi pubblici prima di salire: sono tutte cose che non percepiscono. Vivere nel mondo attuale non è facile, l’ammetto, ma se ci pensiamo siamo più avvantaggiati rispetto al passato. Anche noi grandi non siamo tanti bravi, spesso anche noi perdiamo la strada e non diamo grandi esempi ai giovani. Cosa stiamo facendo? Riusciamo ad aprire gli occhi e rendere la nostra vita speciale, dando esempio ai nostri amici, ai nostri famigliari? Lepossibilità che offre la vita sono infinite; formare noi stessi non è mai troppo tardi. Leggere le biografie dei personaggi illustridella storia è un ottimo modo per rendersi conto di quante cosepossiamo fare.

Poesia dell’essere

Leggendo i miti Greci mi sono fatta delle domande: quantosiamo architetti della nostra vita? Voglio dire stiamo creando un’arte del nostro essere? O semplicemente ci siamo appiattiti e non ci occupiamo creare un’aria di poesia intorno a noi.

L’autenticità viene ammirata dagli altri esseri perché essa rispecchia come dice anche la parola il vero essere. Esprimere l’unicità è un’arte.

Se nella vita si esaltano le nostre qualità, come per esempio il “coraggio”, si compiono grandi cose! Un esempio di unincredibile coraggio lo vediamo nella vita di Alessandro Magno, il quale aveva un’innata audacia di affrontare situazioni e uomini. Nelle imprese di Alessandro centrava anche la qualità diimmaginazione, non solo la fantasia in sé, ma la visione di un qualcosa in cui credeva.

Eppure il “coraggio” può mostrarsi in qualsiasi situazione quotidiana e ci fa diventare degli eroi!  Ad esempio: un padre,un marito, un individuo qualsiasi quando dimostra il suo essere grandioso nel ruolo che ha. Oppure una moglie, una mamma o una donna quando fa tutto con prontezza e fermezza la guida il  suo coraggio! Una donna quando deve fare delle scelte e non si tira indietro, ma prende il rischio perché è valente e non ha paura. Sono comportamenti di grande valore!

Si mostra una nostra megalopsychia” (grandezza d’animo)? Magari sì, ci sono momenti in cui raggiungiamo un traguardo,ma la ricerca della crescita dell’essere non deve mai cessare. Chi si pone delle domande è avvantaggiato! Cosa devo fare adesso? Cosa vorrei vivere? Cosa vorrei realizzare? Ma, prima di queste domande, bisogna conoscere se stessi come diceva Socrate circa 500 anni fa prima di Cristo. Non è unimpresa così scontata e nemmeno rapida, a volte si capisce meglio se stessi dagli errori che facciamo, altre volte tramite una terapista o magari attraverso un viaggio spirituale. Una cosa certa porsi delle domande e conoscere i nostri valori è un buon punto di partenza.

Chi siamo

Nel percorso della storia l’educazione del figlio cambiava drasticamente da un secolo all’altro. Nei primi anni dell’1500 furono pubblicati i trattati di pedagogia che si occupavano dei processi educativi dei figli. Possiamo considerare il fatto che poco tempo le entità educative più importanti erano la famiglia e la scuola, ma, oggi sia la società che i media come i social network hanno una grande influenza sui giovani. Nella società dinamica in cui viviamo trovare se stessi e trovare la nostra identità può diventare un’impresa difficile; ci vogliono basi solide, bisogna essere sicuri di se stessi e consapevoli dellapropria qualità. Se si cerca di condurre una vita di questo tipo per diventare “Grandi Uomini” e di distinguersi ci fa onore. Non è bellissimo sentirsi speciali?

Cosa si può fare ?

Evitare di non essere vittime o schiavi di niente, piuttosto manifestare l’istinto e conservare un pezzetto di innocenza.

Guardare verso nuovi orizzonti non degli altri, ma i nostri orizzonti! Camminare sul terreno della nostra unicità in modo tale da sfruttare le nostre potenzialità, senza perdere la tenerezza”, come diceva Che Guevara. Soprattutto andare oltre l’oceano dell’ egoismo e fare qualcosa che beneficia anche gli altri!

Qualche tempo fa ho sentito da un sacerdote durante unacatechesi questa riflessione: Io non sono quello che dico, sono quello che faccio”.                                            

Please follow and like us:
fb-share-icon

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *