PSICOLOGIA DEL LAVORO

Young girl thinking with glowing brain illustration

C’è chi ama lavorare, c’è chi invece lo trova pesante. Ciò che cambia tutto è il modo di pensare!

 Chi pensa che dopo il  weekend ricominciare lunedì a lavorare è una seccatura, si mette in una condizione negativa e questo fa sì che il cervello rilascia delle sostanza chimiche che a lungo andare non fanno bene per la salute. Pensiamo solo quando si parla dello stress lavorativo, irritabilità o addirittura d’ansia. Come ci si arriva a questo? Certo, tutti possono avere giornate piene di impegni e scadenze varie, e momenti di alta tensione, ma dipende molto da com’è il nostro mindset.

Cosa significa il lavoro per te?

Lo vedi solo come funzione di profitto? O comprendi che il lavoro è un concetto molto potente? Investiamo il nostro tempo, l’energia, lo sforzo fisico o l’intelletto.  La nostra mente e corpo si mettono in gioco; psicologicamente siamo coinvolti in un’attività dove viviamo una serie di eventi e di interazioni, affrontiamo sfide con noi stessi e con gli altri e diamo anche il nostro contributo per il mondo. Questa performance fa parte della  storia del nostro libro. Vale la appena prendersene cura.

Come dice un proverbio Chi lavora, Dio gli dona

Come vediamo, è davvero potente il concetto di lavorare! Portiamo un pezzetto di noi stessi, miglioriamo la nostra identità. L’idea sarebbe di far stare bene noi stessi mentre svolgiamo un’attività. Specialmente quando ci sentiamo soddisfatti, quest’esperienza crea dopamina  al nostro cervello e ci fa stare bene. Ci stimola ad andare avanti e a realizzare grandi cose.

La condizione in cui ci troviamo lascia sempre una conseguenza dentro di noi, sia a livello energetico sia a livello mentale e di salute. Se la nostra mentalità è impostata a vedere le cose con poco entusiasmo, questo ci rende irritabili.

 È importante pensare come può essere “disegnato” il lavoro per stare meglio, come organizzare meglio il nostro tempo (secondo l’espressione inglese: Time optimization) e come affrontare varie situazioni.

Il lavoro allontana tre grandi  mail : la noia, il vizio ed il bisogno

cit. Voltaire

Il lavoro più importante da fare, quando la vita sembra appiattita o fastidiosa, è riprogrammare la nostra mente, cambiare l’approccio, perché tutta la nostra percezione è basata sulle nostre credenze.

Il biologo e ricercatore, Bruce Lipton, nel suo libro “La Biologia delle Credenze” parla di come il pensiero influenza le nostre cellule. Quello che Lipton spiega è che siamo fatti dei nostri pensieri  e le nostre cellule reagiscono in base a ciò che trasmettiamo.

In effetti, se tu pensi che il lavoro non ti fa sentire bene perché parti già con l’idea che lavorare significa non stare bene, in questo modo, i pensieri agiscono sulla vita delle cellule dalle quali scaturiscono emozioni che hanno un effetto sulla salute e sullo stato psicofisico.

Vi è capitato di sentire persone al lavoro che si lamentano tutte le volte che ci parli, il loro programma mentale è vecchio. Non si rinnova. È interessante notare che queste persone non sorridono mai e sono poco dinamiche.

Vale la appena pensare a noi stessi e farci qualche domanda del tipo che energia trasmettiamo alle persone con cui interagiamo, come ci sentiamo quando dobbiamo risolvere problemi, come reagiamo quando qualcosa chiede la nostra performance al massimo. Sono tutte situazioni dove siamo noi con il nostro programma a metterci in gioco. Non possiamo dare la colpa a nessuno, ma dobbiamo riflettere su come siamo fatti e quanto siamo entusiasti. Se le sfide ti fanno sentire ansioso, probabilmente non ti senti all’altezza di affrontarle. Osserva te stesso e il tuo approccio.

L’osservazione può aiutare a cambiare piano di azione, ma quello che conta è credere in se stessi. La nostra capacità è illimitata. Se ci applichiamo, possiamo compiere cose che prima non credevamo di poter fare.

Come punto di partenza, proviamo a cercare di sviluppare la mattina lo stimolo attraverso pensieri positivi, con una musica o una passeggiata rilassante. Gli ormoni, come la  serotonina e dopamina, insieme aiutano a stare bene e alla concentrazione. Possiamo aumentare questi ormoni con l’attività fisica, con il riposo adeguato e seguendo una buona alimentazione.

Come ho già menzionato nei precedenti articoli, la meditazione può fare miracoli nella nostra vita. Oltre ai suoi molteplici benefici, aiuta anche a aumentare la produttività nel lavoro.

Prendendo brevi pause per respirare è possibile cambiare le nostre convinzioni.

La meditazione nel mondo di lavoro.

La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomabile. Mahatma Gandhi

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